India: inquinamento alle stelle. Ma l’economia è più importante.

L’India negli ultimi anni è sempre più vicina ad imporsi come una delle maggiori potenze economiche del pianeta, ma il prezzo di questo sviluppo si sta facendo sentire pesantemente in termini di inquinamento atmosferico.

Nella classifica delle venti città più inquinate del mondo, più della metà sono proprio in India e i medici indiani descrivono un incremento evidente di patologie legate all’inquinamento ambientale. La situazione sta diventando critica, tanto che gli ospedali hanno raggiunto il sovraffollamento e, dichiarano gli esperti, in media ogni singolo cittadino ha ben 3 anni di vita in meno, a causa del forte inquinamento che colpisce il loro paese.

Ma la problematica ambientale non incide negativamente solo sulla salute della popolazione indiana e mondiale: sembra che solo lo scorso anno l’inquinamento abbia provocato in India la perdita di un terzo dei raccolti agricoli annuali fra cui il riso, elemento base della dieta indiana, nonché una delle principali merci d’esportazione del paese.

Gli Stati Uniti stanno spingendo da tempo il governo indiano affinché organizzi un programma di riduzione d’emissione di gas a effetto serra, programma che dovrà essere presentato alla conferenza sul clima che avrà luogo a Parigi entro la fine del 2015.

D’altro canto, però il governo indiano reputa lo sviluppo di un’economia pienamente competitiva a livello mondiale come una priorità assoluta e sembra disinteressarsi totalmente a quelle che sono le tematiche di sostenibilità ambientale, le quali gioco forza, rallenterebbero la crescita economica del paese. Sembrerebbe anzi che l’esecutivo abbia intenzione raddoppiare l’uso del carbone entro il prossimo quinquennio.

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