Rapporto ISTAT su popolazione e ambiente

L’ultimo rapporto ISTAT  sull’ambiente e l’inquinamento mette in rilievo le principali preoccupazioni degli italiani in tema di contaminazioni dell’ambiente. Due le criticità in evidenza: l’inquinamento atmosferico (52%) e lo smaltimento dei rifiuti (47% della popolazione).

A contrasto di tali fenomeni la diminuzione del parco veicoli e il ricorso, sempre più frequente, al car sharing e ad altri mezzi di mobilità alternativa (biciclette) con evidente miglioramento della situazione delle polveri sottili. Le autovetture Euro 4 o superiori e i motocicli Euro 3 sono rispettivamente il 53% e il 37,8% del parco veicoli circolanti nei capoluoghi di comune.  A contrasto dell’inquinamento atmosferico anche il verde urbano che, rileva l’ISTAT,  è aumentato dello 0,7% tra il 2012 e il 2013 passando a 32,2 mq per abitante e rappresentando il 2,7% dei territori urbani.

La produzione di rifiuti è diminuita nel 2013, rispetto al 2012, di 12,5 kg per abitante. I rifiuti per abitante  ammontano, nel 2013, a 491,3 kg. Il loro smaltimento avviene in discarica per il 36,9% del totale. Ancora una volta un dato in diminuzione rispetto al 2012. La raccolta differenziata vede un trend in costante crescita e ha riguardato nel 2013 il 42,3% dei rifiuti urbani con un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Notevoli le differenze percentuali nelle varie zone del paese: nel nord-est la percentuale è  del 58,8 del totale, in Sicilia sotto il 10 (rapporto Legambiente).

A destare preoccupazione, secondo il report, sono anche i cambiamenti climatici (47% della popolazione). Più evidente l’allarme nelle regioni recentemente interessate da catastrofi naturali (Liguria, Abruzzo, Molise, Sicilia) mentre, rispetto al passato, viene attenzionato con minor interesse sia l’effetto serra che il buco dell’ozono  (35%).

 L’ultimo rapporto ISTAT  sull’ambiente e l’inquinamento mette in rilievo le principali preoccupazioni degli italiani in tema di contaminazioni dell’ambiente. Due le criticità in evidenza: l’inquinamento atmosferico (52%) e lo smaltimento dei rifiuti (47% della popolazione).

A contrasto di tali fenomeni la diminuzione del parco veicoli e il ricorso, sempre più frequente, al car sharing e ad altri mezzi di mobilità alternativa (biciclette) con evidente miglioramento della situazione delle polveri sottili. Le autovetture Euro 4 o superiori e i motocicli Euro 3 sono rispettivamente il 53% e il 37,8% del parco veicoli circolanti nei capoluoghi di comune.  A contrasto dell’inquinamento atmosferico anche il verde urbano che, rileva l’ISTAT,  è aumentato dello 0,7% tra il 2012 e il 2013 passando a 32,2 mq per abitante e rappresentando il 2,7% dei territori urbani.

La produzione di rifiuti è diminuita nel 2013, rispetto al 2012, di 12,5 kg per abitante. I rifiuti per abitante  ammontano, nel 2013, a 491,3 kg. Il loro smaltimento avviene in discarica per il 36,9% del totale. Ancora una volta un dato in diminuzione rispetto al 2012. La raccolta differenziata vede un trend in costante crescita e ha riguardato nel 2013 il 42,3% dei rifiuti urbani con un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Notevoli le differenze percentuali nelle varie zone del paese: nel nord-est la percentuale è  del 58,8 del totale, in Sicilia sotto il 10 (rapporto Legambiente).

A destare preoccupazione, secondo il report, sono anche i cambiamenti climatici (47% della popolazione). Più evidente l’allarme nelle regioni recentemente interessate da catastrofi naturali (Liguria, Abruzzo, Molise, Sicilia) mentre, rispetto al passato, viene attenzionato con minor interesse sia l’effetto serra che il buco dell’ozono  (35%).

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