Obiettivi

La riunione dei Ministri dell’Energia si svolge a Roma il 24 – 25 maggio 2009 nel quadro delle iniziative promosse dal Governo italiano che nel corso del 2009 ha il ruolo di presidenza del G8. Il Gruppo degli otto Paesi, formato da Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Russia, Stati Uniti e Commissione Europea si riunisce a livello di Capi di Stato e di Governo nell’isola della Maddalena nel luglio 2009. Temi di discussione sono le misure da adottare per far fronte alla grave situazione economico-finanziaria, le iniziative da avviare per il rilancio dello sviluppo economico e sociale, per la difesa dell’ambiente, per la sicurezza energetica e per la lotta alla povertà. Le dichiarazioni prodotte in occasione dei Vertici e degli incontri dei Ministri non sono vincolanti, ma impegnano i Capi di Stato e di Governo a definire priorità e indirizzi che essi intendono seguire. L’energia è elemento fondamentale per lo sviluppo economico del pianeta.

A motivo della globalizzazione dei mercati e della complessità delle nuove sfide che si devono affrontare la riunione dei Ministri dell’Energia prevede che, insieme al Gruppo degli 8 Paesi, siano rappresentate le economie emergenti dell’Asia, dell’Ameri-ca Latina e dell’Africa.

Primo obiettivo della riunione dei Ministri dell’Energia è la promozione degli investimenti per la sicurezza energetica e lo sviluppo sostenibile. Gli investimenti in nuovi progetti energetici e tecnologie sono oggi differiti o cancellati a causa delle incertezze del mercato finanziario e della riduzione della domanda. Qualora la crisi venisse superata, vi è il rischio di un’insufficiente offerta di energia e quindi di prezzi elevati e instabili delle materie prime energetiche. Occorre fin da oggi intervenire favorendo il dialogo fra paesi produttori e paesi consumatori, promuovendo la trasparenza dei mercati, il miglioramento dei rapporti tra imprese internazionali e nazionali, le collaborazioni internazionali per la ricerca e l’innovazione tecnologica.

Secondo obiettivo della riunione dei Ministri dell’Energia è la definizione di strategie condivise per affrontare il cambiamento climatico globale. Nonostante i Paesi abbiano posizioni tra di loro diverse, è da ritenere che essi possano rafforzare le collaborazioni nel campo delle tecnologie a basso contenuto di carbonio, armonizzare le loro politiche energetiche di lungo periodo, concordare meccanismi flessibili per la cooperazione con le economie emergenti e i paesi meno sviluppati.

Terzo obiettivo è la definizione di strumenti che consentano di ridurre la povertà energetica. Si stima che più di due miliardi di abitanti del pianeta non abbiano acceso a fonti di energia commerciali. La mancanza di energia impedisce la formazione di sistemi produttivi integrati nell’economia aperta, favorisce instabilità sociali e migrazioni, non consente di disporre di acqua potabile, di conservare derrate alimentari e di accedere ai moderni mezzi di comunicazione e formazione. Per contribuire alla risoluzione di questi problemi, tra le proposte discusse dai Ministri dell’Energia vi sono, con particolare riferimento all’Africa, un piano di azione per l’elettrificazione rurale e una strategia per lo sviluppo delle grandi reti energetiche del continente.

 


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